Caramanico Terme

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Caramanico Terme

Caramanico Terme - Benessere in Abruzzo

Allo sbocco del canyon dell’Orfento, lo storico centro di Caramanico Terme ai piedi della Majella parco naturale di grande interesse, e’il simbolo del termalismo abruzzese. E’ celebre per le sue acque sulfuree e salsobromoiodiche, che vantano un’ alta percentuale di idrogeno solforato (101,20 milligrammi per litro) e che sono particolarmente utili per la cura delle malattie reumatiche, del ricambio, nervose, cutanee e ginecologiche e dei catarri dell’apparato respiratorio, digerente e genito-urinario. Le acque termali di Caramanico sono di particolare utilita’ per chi soffre di diabete pancreatico e di sordita’ rinogena.

Nei pressi del paese sgorgano anche le acque oligominerali e diuretiche della Fonte del Pisciarello.
Caramanico Terme dispone di una quindicina di alberghi e la stagione si apre in primavera e termina con l’inizio dell’autunno. Prima o dopo la cura, meritano una visita anche le belle chiese medievali di S. Maria Assunta e S. Nicola, il centro-visita della Riserva Naturale dell’Orfento e il Museo della Fauna Italiana ospitato nel complesso delle Terme.

Caramanico Terme offre al visitatore un ampia e variegata selezione di strutture ricettive che vanno da lussuosi hotel 4 e 5 stelle, ad accoglienti alberghi e pensioni a conduzione familiare che accolgono il turista in ambienti informali ma molto curati - qui l'elenco completo hotel - , tra le strutture consigliate per rapporto qualità prezzo sono:

HOTEL PETIT VIOLA *** - Viale della Libertà, 9
HOTEL CERCONE *** - Viale Torre Alta, 19
HOTEL EDE *** - Viale della Libertà, 59

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Storia di Caramanico Terme

La presenza di insediamenti umani sul territorio risale al paleolitico, come attestano numerosi ritrovamenti nella valle giumentina: amigdale, frecce e altri utensili. Gli insediamenti, in epoche successive, si spostano nel fondo valle, nella piana dei Luchi, dove troviamo tracce di un insediamento italico continuato poi fino in età tardo antica e medioevale: ex voto, monili, eremicelestiniani intitolati a S. Bartolomeo, S. Giovanni e al S.to Spirito, spesso frutto della riconversione paleocristiana di piccoli luoghi di culto dedicati all’eroe Ercole.

Il nucleo attuale deve essersi sviluppato durante le invasioni barbariche, come dimostra l’origine probabilmente longobarda del nome. Negli archivi della diocesi teatina (oggi Chieti-Vasto) troviamo traccia della pieve di Santa Maria intorno all’anno mille, mentre dagli stessi compare, nel XIII secolo, menzione della chiesa di San Tommaso. Risale al 1476 la realizzazione del portale dell’abbazia di Santa Maria (oggi Santa Maria Maggiore). Nel Chronicon Casauriense compare la dicitura “acque putride”, primo riferimento alla presenza di acque sulfuree nella zona.

Caramanico le origine del nome

Caro Monaco Le origini del nome vengono individuate, secondo la tradizione nel “Chronicon Casauriense”, dal riferimento, intorno al X secolo, a Caro, un monaco francese dell’abbazia casauriense, consanguineo dell’imperatore Ludovico II; onde da Caro Monaco, Caramanico. Al di là delle leggende, l’origine viene collegata al longobardo Arimannia, insediamento di soldati a carattere strategico (nome ipotetico latinizzato Harimannicum).
Itinerari e località consigliate:
Escursioni Valli Valdesi [www.escursionivallivaldesi.it] | Campings Veneto [www.campings.veneto.it] | Bolognambiente [www.bolognambiente.it]